Sono Chiara, Psicologa e Psicoterapeuta, e sono presente a Casa Tassoni dal martedì al giovedì per 16 ore settimanali.
Il mio lavoro è orientato a favorire il più possibile il benessere psicologico, ed è rivolto agli anziani e ai loro famigliari.
Metto in ciò che faccio passione e dedizione, credo molto nella possibilità di stimolare e mantenere il più possibile le capacità di autonomia e di decisione nella persona, anche in presenza di un deterioramento severo.
Ritengo che il comportamento, anche quando alterato ed “irrazionale”, rappresenti un’estrema forma di comunicazione che dobbiamo allenarci a decifrare e a cui dare significato, attraverso la conoscenza della persona.
I famigliari in questo sono i più preziosi alleati, al fianco del personale di assistenza.
Il mio ruolo, in collaborazione con gli altri professionisti della casa, è di:
- Favorire l’inserimento dell’anziano e della sua famiglia in struttura, sostenendo l’adattamento e l’elaborazione di questo importante cambiamento, intervenendo tempestivamente in caso di difficoltà emotive e di accettazione.
- Sostenere e accompagnare la famiglia e l’anziano nel corso dei cambiamenti che attraversa durante la permanenza in struttura.
- Valutare periodicamente le funzioni cognitive (es. memoria, linguaggio e orientamento spazio-temporale) e il progredire del deterioramento cognitivo.
- Reazioni di tipo affettivo-emotivo, monitorando lo stato di ansia e il tono dell’umore, per individuare e proporre l’intervento più efficace nelle situazioni di malessere.
- Sostenere i familiari di fronte alle difficoltà dell’anziano, fornendo strategie pratiche per migliorare la relazione con il proprio caro.
- Affiancare e supportare il personale nella gestione delle problematiche cognitive e comportamentali dei residenti, attraverso momenti di formazione strutturata o informale.
Al momento dell’ingresso in struttura, in collaborazione con l’Assistente Sociale, conosco l’anziano e ne valuto gli aspetti cognitivi, relazionali ed emotivi.
Assieme ai famigliari di riferimento, raccolgo la storia di vita dell’anziano, che diviene fulcro di ogni attività assistenziale successiva.
Periodicamente e su richiesta, svolgo colloqui di supporto e di ascolto sia per gli ospiti sia per i famigliari.
Collaboro con il personale per promuovere l’adozione di strategie di intervento non farmacologiche, e per diffondere i principi dell’approccio GentleCare e centrato sulla persona, in particolare per la gestione delle difficoltà comportamentali dell’anziano con demenza (es. agitazione, aggressività).