Siamo Marzia, Isabella, Monica e Anna, 4 cuoche diplomate all’Istituto Alberghiero “Artusi” di Recoaro Terme e siamo tutte dipendenti di Casa Tassoni.
Nel nostro percorso lavorativo abbiamo intrapreso varie esperienze, anche in altri tipi di ristorazione, chi per più, chi per meno tempo.
C’è chi è qui da molti anni ed è cresciuta e cambiata con la Casa e c’è chi ha portato le sue esperienze precedenti come bagaglio di crescita per tutte.
Marzia è la più giovane ma “veterana” del gruppo, ed è la Capo Cuoca. Coordina un team tutto al femminile, tra pentole, fornelli, turni e ordini.
La cucina di Casa Tassoni, vista la locazione vicina alle sale da pranzo, è comoda a tutti i servizi e ci permette di vivere con i nostri residenti, di scambiare con loro qualche parola e di coccolarli un po’ con qualche piccola attenzione.
Sin dal mattino, con il profumo del limone appena spremuto, iniziamo a stimolare i sensi, che poi si accendono con gli aromi più marcati delle nostre preparazioni, facendosi strada tra gli ambienti della nostra Casa.
Abbiamo un ruolo diretto e indiretto nella progettualità assistenziale individualizzata:
- “Diretto” attraverso la preparazione di diete “speciali” e personalizzate per i nostri residenti.
- “Indiretto” attraverso i Progetti condivisi con le Educatrici: vengono proposte ai nostri residenti alcune attività che serve a tenere loro occupati e al tempo stesso sono utili e funzionali per il nostro lavoro, come ad esempio il taglio delle verdure o la preparazione delle bavaglie.
Concorso Nazionale di Ristorazione Collettiva per Case di Riposo
Nel 2016 ci siamo classificate al 4° posto al Concorso Nazionale di Ristorazione Collettiva per Case di Riposo, all’interno di ExpoSanità di Bologna.
Dopo una lunga selezione, ci siamo sfidate al round finale cucinando per gli 80 commensali un piatto tipico dell’alta valle dell’Agno: gli “gnocchi con la fioreta”.
Il piatto proposto doveva rispettare non solo i requisiti nutrizionali adeguati per la terza età, ma anche essere un piatto tipico della zona, che richiamasse la tradizione popolare.
La scelta del piatto da far concorrere è stata frutto della collaborazione con le Educatrici, le quali hanno condotto i cosiddetti “gruppi di discussione” con i residenti per raccogliere le loro proposte.