L’approccio GentleCare è stato ideato dalla terapista canadese Moyra Jones, e nasce dalla sua diretta esperienza con il padre affetto da Alzheimer.

Attualmente è uno dei metodi più efficaci nell’assistenza agli anziani con Demenza e viene definito “protesico” poiché ha l’obiettivo di sostenere e supportare l’anziano e le sue capacità residue, riducendo il più possibile l’impatto delle difficoltà cognitive, dello stress e del dolore.

Modello GentleCare
Modello GentleCare

È un approccio semplice e facilmente realizzabile, che permette alle persone di condurre una vita confortevole e al tempo stesso valorizza i caregivers familiari e li aiuta nel percorso della malattia.

Possiamo così riassumere la filosofia del modello:

“Le persone hanno un valore.
L’autonomia è migliore della dipendenza.
Gli individui hanno diritto ad un’esistenza significativa.”

L’approccio coinvolge tre elementi fondamentali, la cosiddetta “triade del benessere”: le persone, lo spazio e i programmi di attività.

  • Le persone: chiunque si prenda cura dell’anziano è stimolato a rispettarne la storia, le attitudini e la dignità, valorizzando la relazione con la persona anche quando vi sia una demenza grave o comportamenti indicanti distress (comunemente detti “disturbi del comportamento”).
  • Lo spazio: gli ambienti sono pensati per essere sicuri e confortevoli, simili all’ambiente domestico e quindi familiari, prontamente identificabili dall’anziano anche con severi gradi di decadimento cognitivo.
  • I programmi di attività: ciò che viene proposto all’anziano deve rispettare le sue preferenze e attitudini, preferibilmente trovando un collegamento con l’occupazione o gli hobby precedenti la malattia o la disabilità.
Modello GentleCare
Modello GentleCare

La centralità della persona

Il modello GentleCare si basa sulla centralità della persona anche con severi gradi di Demenza, affinché la sua dignità e il suo valore vengano preservati fino alla fine.

Molti studi hanno dimostrato come l’utilizzo del metodo consenta di ridurre l’utilizzo di terapie farmacologiche anche in presenza di comportamenti come l’agitazione e l’aggressività, oltre che aumentare notevolmente il benessere dell’anziano e dei loro caregiver, intesi come familiari e operatori di cura.

Risulta di fondamentale importanza la raccolta della “storia di vita”, quale elemento cardine per conoscere l’anziano con Demenza ed interpretare i suoi comportamenti nell’ambiente, spesso non controllati.

A Casa Tassoni ci siamo avvicinati al GentleCare nel 2016, avvertendo l’esigenza di avere un “metodo di riferimento” nella relazione e cura delle persone con Demenza.

Modello GentleCare
Modello GentleCare
Modello GentleCare

Tra il 2016 e il 2017 tutto il personale dipendente ha partecipato alla formazione con dei docenti esterni; tutt’ora la formazione prosegue sul campo attraverso momenti formali (riunioni con il personale, eventi informativi pubblici) e informali (discussione e personalizzazione degli interventi assistenziali quotidiani).

Programmi di attività

La formazione ha modificato il nostro metodo di lavoro ed in particolare abbiamo introdotto i seguenti programmi di attività:

  • Risveglio naturale dei residenti
  • Attività occupazionali individuali e/o in piccolo gruppo che rispecchino attività domestiche (es. stendere biancheria, piegare indumenti, piccoli lavori di costruzione e riparazione)
  • Bagno assistito individualizzato, che rispecchi le abitudini pre-ingresso dell’anziano
  • Modifica del Report d’ammissione, con introduzione di elementi della storia di vita (quali abitudini personali, cibi graditi, hobby e attività svolte nel tempo libero)
  • Modifica del PAI (Progetto Assistenziale Individualizzato): ciascun intervento assistenziale viene arricchito alla luce di abitudini, preferenze e precisando eventuali accorgimenti da adottare nella relazione con l’anziano
  • Briefing GentleCare multidisciplinare: si tratta di un momento di confronto, su richiesta del personale di assistenza, in cui vengono esposte situazioni particolari e/o criticità di gestione del comportamento dell’anziano

Per ultimo, ma non meno importante, sono state apportate modifiche importanti ai vari ambienti di Casa Tassoni e del Centro Diurno, con la finalità di renderli familiari, accoglienti, facilmente riconoscibili dalla persona con Demenza.

Modello GentleCare
Modello GentleCare
Modello GentleCare
Modello GentleCare

Invitiamo a tal proposito a leggere la pagina di approfondimentoAmbiente familiare”.