La mission

Il fine statutario di Casa Tassoni di Cornedo Vicentino è la cura e l’assistenza, nonché il recupero funzionale a favore delle persone in condizioni di disagio, soprattutto di non autosufficienza.

La Politica per la Qualità che ne deriva, vede Casa Tassoni impegnata a:

  • Definire e aggiornare, sulla base di valutazioni multiprofessionali, progetti di intervento personalizzati, individuali e/o di gruppo, anche attraverso l’ausilio di strumenti informatizzati che garantiscano il monitoraggio continuo dell’evoluzione socio-sanitaria del residente.

    Tale tipo di approccio pertanto ha portato ad una ridefinizione della metodologia lavorativa che non risulta più incentrata sull’organizzazione «per mansioni» caratterizzata dall’approccio burocratico, bensì risulta legata ad una tipologia di organizzazione del lavoro volta al conseguimento di «obiettivi e risultati».

  • Perseguire livelli di salute ottimali, nell’ottica dell’approccio multidimensionale alla persona, conservando, ripristinando o sviluppando le capacità funzionali residue dell’anziano.
  • Garantire al residente un’assistenza qualificata con interventi personalizzati, effettuando una formazione continua del personale al fine di sostenerne la motivazione e rivalutarne la preparazione professionale, in ragione del fatto che gli interventi di tutte le figure professionali sono finalizzati al soddisfacimento dei bisogni della persona anziana.
  • Collaborare per una maggior apertura al territorio, aumentando l’integrazione con l’Azienda ULSS e il Comune, promuovendo incontri per identificare obiettivi comuni e realizzando progetti di effettiva collaborazione traendo forza dal fatto che tale collaborazione è da ritenersi un investimento sociale per il miglioramento della vita del singolo e della collettività.
  • Razionalizzare le spese, attraverso un’analisi costante del processo di erogazione del servizio che tenga conto delle risorse disponibili e dei vincoli di bilancio.

Questa tipologia interventistica si fonda quindi sia sul miglioramento continuo delle prestazioni, sia sulla trasparenza dell’operato e dell’etica professionale.

A tutto ciò si aggiunge la consapevolezza che, per la soddisfazione ed un recupero ottimale del residente, risulta fondamentale l’umanità, concetto chiave che insieme a tutto il resto contribuisce all’erogazione di un servizio di elevata qualità.

I principi fondamentali

Casa Tassoni intende dare concreta applicazione ai seguenti principi fondamentali relativi all’erogazione del servizio, indicati nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 – “Principi sull’erogazione dei Servizi Pubblici”.

1. Principio dell’eguaglianza

All’interno della nostra realtà questo principio si configura come un’eguale considerazione per ogni singola persona.
Questo non significa uniformità di interventi, bensì l’impegno ad effettuare trattamenti personalizzati, valorizzando l’unicità di ogni residente della Casa.

2. Principio dell’imparzialità ed obiettività

Questo principio implica, per chi opera all’interno della struttura, la necessità di agire con imparzialità ed obiettività al fine di garantire un adeguata assistenza.

Per ogni residente è previsto infatti un Piano di Assistenza Individualizzato (PAI) con specifici momenti di verifica al fine di garantire continuità nelle prestazioni sanitarie e sociali.
Tali verifiche possono prevedere, se l’obiettivo è stato raggiunto, la sospensione dell’intervento oppure un ulteriore prolungamento o la definizione di una nuova strategia.

3. Principio della Continuità

L’erogazione del servizio deve essere continua, regolare e senza interruzioni. Le eventuali interruzioni devono essere espressamente regolate dalla normativa di settore.
In tali casi i soggetti erogatori devono adottare misure volte ad arrecare ai clienti il minor disagio possibile.

Casa Tassoni fa proprio tale principio garantendo un servizio di assistenza continuativo, 24 ore su 24.
Esistono precisi momenti di verifica dell’andamento dei piani individualizzati, che consentono di garantire la necessaria continuità alle prestazioni socio-assistenziali e sanitarie e, allo stesso tempo, di mantenere costantemente aggiornati i piani individualizzati in funzione dei cambiamenti nello stato di salute del residente.

4. Diritto di scelta

Ogni persona, a qualunque punto del decorso della sua inabilità o malattia, ha diritto di veder riconosciuta e promossa la propria autonomia.

Questo concetto, nel nostro contesto, vuole esprimere lo “spazio di autodeterminazione” e “autodecisione” che il residente deve possedere nell’ambito di una relazione tra persona che esprime un bisogno e servizi erogati.

Le diverse figure professionali hanno quindi il compito di favorire e stimolare le scelte, e perciò il maggior grado possibile di autonomia nelle attività quotidiane con i residenti, valorizzando le singole potenzialità e le specifiche capacità residue.

5. Principio di partecipazione

Il residente è il protagonista del nostro servizio ed è a lui che dobbiamo offrire gli strumenti per favorire una partecipazione attiva all’interno della vita dell’Ente.
Partecipazione che deve coinvolgere anche i familiari, attraverso una corretta informazione circa gli obiettivi della Casa, al fine di creare una costruttiva collaborazione per migliorare la qualità della vita del residente stesso.

Nella relazione tra anziani, operatori e familiari, l’informazione è garantita nel massimo rispetto della privacy e del trattamento dei dati personali.

6. Principio di efficacia ed efficienza

L’organizzazione ha come obiettivo l’aumento del livello di qualità di vita dell’ospite, attraverso il miglioramento continuo delle prestazioni socio-sanitarie.

A tal fine vengono utilizzati strumenti di valutazione dei servizi secondo i criteri di efficacia (verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti) e di efficienza (il miglior utilizzo delle risorse per raggiungere gli obiettivi).